Nell’edizione della Guida Gastronomica 1931 è descritto come un salame di carni miste che “danno all’affettato una sorta di fiorettatura”; segnalato a Carpi e a Castelnuovo di Sotto. Proprio trattando della località nella bassa reggiana, si legge come sia “particolarmente ricercato sotto il nome di salame di Felina, da non confondere con quello di Felino nel Parmense”. In realtà il Salame di Felina è il nome con cui è conosciuta una località con i resti di una fortezza altomedievale, situata nei pressi di Castelnuovo Monti. L’assonanza con Felino, oltre al termine “salame”, deve avere tratto in inganno un rilevatore un po’ frettoloso che ha confuso un toponimo con una specialità gastronomica. E tuttavia si tratta di un errore che evidenzia come la caratterizzazione dei prodotti locali sia spesso originata da contese su differenze minime (valide persino quando inesistenti).
Il Fiorettino è nuovamente segnalato a Carpi (1969, 1984) e a Reggio Emilia (1969).